Leggendo quà e là ho notato che tutti, parlando di pasta di mais, si riferiscono alla versione che potremmo definire "cotta"... Oggi voglio parlarvi della mia pasta di mais... quella "cruda"!!
Il mio approccio con la pasta di mais, in realtà, non è stato tra i più felici... i miei primi esperimenti sono miseramente falliti all'interno del pentolino antiaderente da cui la pasta pronta doveva staccarsi, morbida e compatta... poi, ricordando di aver letto da qualche parte dell'esistenza di una versione non cotta, ho deciso di improvvisare... l'ennesimo esperimento è andato decisamente a buon fine e da allora ho abbandonato i tentativi di cottura e ho continuato ad utilizzare la mia versione "cruda"...
Non ho una dose vera e propria... colla vinilica "vinavil" stella bianca, amido di mais, olio di vasellina... aggiungo qualche goccia di profumo o di essenza profumata, incolore, ma solo perchè mi piace sentirne l'odore mentre lavoro la pasta!... verso colla e olio in una ciotola, faccio amalgamare, aggiungo l'amido di mais, impasto e in un paio di minuti la pasta è pronta!! pronta ad essere colorata, tagliuzzata,deformata, incollata e chi più ne ha più ne metta!!
Di solito per un bicchiere di colla metto un bel cucchiaio di olio e poi l'amido ad occhio, fino ad ottenere la consistenza desiderata! Non essendo mai riuscita a fare una versione cotta decente, non so dirvi quali siano le differenze tra le due versioni!!
Di solito per un bicchiere di colla metto un bel cucchiaio di olio e poi l'amido ad occhio, fino ad ottenere la consistenza desiderata! Non essendo mai riuscita a fare una versione cotta decente, non so dirvi quali siano le differenze tra le due versioni!!
Ormai uso questa "ricetta" da un po' e posso dire di non aver riscontrato alcun tipo di problema nell'utilizzo...
La pasta si conserva egregiamente avvolta nella pellicola, se già colorata (soprattutto se con i colori a tempera) tende ad indurire un po', ma è sufficiente maneggiarla qualche minuto con della crema alla glicerina e torna come nuova!